Piano di Governo del Territorio e violazione delle prescrizioni di piano
La violazione della normativa afferente il Documento di Piano e contenuta nell’art. 8, comma 3, della L.R. n. 12/05, importa l’illegittimità del PGT impugnato dallo studio in quanto lo stesso contiene prescrizioni puntuali circa la trasformazione dei suoli dei ricorrenti, in contrasto con il richiamato articolo.
Il Documento di Piano, secondo la ratio dell’art. 8, è concepito quale atto a valenza strategica indicante gli obiettivi generali di sviluppo urbanistico dell’Amministrazione redigente, legato al mandato della stessa ed avente la funzione di delinearne la politica di espansione territoriale.
Esso, infatti, è il contenitore di tutti gli elementi conoscitivi del territorio e delle linee di sviluppo che l’amministrazione in carica intende perseguire, dopo avere operato una dettagliata ricognizione di tutti gli elementi in grado di determinare il programma di riferimento dello sviluppo economico e sociale del territorio comunale.
La decisiva funzione che riveste il Documento di Piano, quindi, è quella di tracciare la direzione dei processi in atto e le linee entro le quali troveranno puntuale definizione le scelte da assumere nel Piano dei Servizi, nel Piano delle Regole e, con l’apporto collaborativo dei privati, nei Piani Attuativi.
Ecco perché il comma 3, dell’art. 8, della L.R. 12/05 recita che lo stesso “non contiene previsioni che producano effetti diretti sul regime giuridico dei suoli”, con la conseguenza che le previsioni contenute nel DdP del PGT impugnato, le quali prevedono specificamente “prescrizioni per le trasformazioni”, con un elenco di disposizioni prescrittive dettagliate, si palesano in contrasto con la norma de quo.
In tal senso si è pronunciato il Tar Lombardia (Milano, Sezione IV, 7 ottobre 2008, n. 5165) il quale ha annullato un DdP nella parte in cui fissando “in maniera analitica e minuziosa le caratteristiche tecniche” non lascia alcuna possibilità di variazione o adattamento in sede di pianificazione attuativa.
Il tenore letterale delle richiamate prescrizioni evidenziano il loro carattere cogente e vincolante, che non può non avere effetto diretto sul regime delle aree di proprietà dei ricorrenti e che ne legittimano, pertanto, le loro doglianze avanti il Giudice Amministrativo.